Perché Mutti Ha lanciato il suo Bloody Mary. L'opportunità d'oro (e rosso) nel Ready-to-Drink.
- Daniele Losquadro

- 1 giorno fa
- Tempo di lettura: 3 min

Qualche tempo fa, sul loro sito, Mutti ha pubblicato una pagina ricca di ricette di drink. Un gesto apparentemente innocuo, quasi uno svago per appassionati di mixology.
In realtà, è un segnale potentissimo. E forse, inconsapevolmente, hanno indicato la strada per la prossima, enorme, frontiera di business.
Il leader mondiale del pomodoro non sta solo suggerendo come usare il suo prodotto. Sta, implicitamente, affermando che il suo brand è un ingrediente di alta gamma per il mondo beverage.
La domanda è: perché fermarsi alla materia prima? Perché non trasformare quella materia prima in un prodotto finito?
Ecco la mia analisi sul perché Mutti ha deciso di entrare nel mercato RTD con una linea di cocktail premium.
Estensione di Brand Logica e Potente. Il passaggio da "sugo" a "ingrediente per cocktail" è un'evoluzione naturale, non un salto nel vuoto. Mutti non è solo "pomodoro", è qualità, autenticità e sapibilità. Valori che si trasferiscono perfettamente in un Bloody Mary, in un Michelada o in un Virgin Mary di altissima gamma. È la premiumizzazione del brand in un nuovo, lucrativo, segmento.
Sfruttare una Rivoluzione di Mercato. Il mercato europeo dei Ready-to-Drink non è una moda: è un tsunami. Secondo i dati IWSR, è cresciuto di oltre il 550% dal 2010, toccando un valore di 16,5 miliardi di dollari. È uno dei segmenti in più forte crescita nell'intero panorama beverage. Esserne fuori significa rinunciare a uno dei motori di crescita più potenti del decennio.
Leadership attraverso la Qualità. L'attuale offerta RTD è ampia, ma spesso basata su succhi concentrati e ingredienti di basso profilo. Mutti, con la sua materia prima eccellente, avrebbe la carta vincente per dominare il segmento premium. Immaginate un "Mutti Bloody Mary Crafted": un'etichetta che dice "qui il pomodoro è vero". Sarebbe un game-changer.
Differenziazione e Nuovi Canali. Una linea di cocktail Mutti aprirebbe le porte a canali distributivi inesplorati.
Sinergia Totale con la Produzione. Non si tratterebbe di reinventare la ruota. Mutti ha già tutto: la filiera, il know-how, gli stabilimenti, il controllo qualità. Lo sviluppo di un beverage è un processo industriale affine. L'investimento sarebbe ottimizzato e il time-to-market potrebbe essere sorprendentemente rapido.
Conclusione: Mutti ha già fatto il passo più difficile: costruire un'icona di qualità riconosciuta in tutto il mondo. Ora, il passo successivo è portare questa icona oltre il confine della cucina, direttamente nel bicchiere.
Il mercato è pronto. I consumatori cercano qualità e convenienza. Il brand Mutti ha la leva per fare breccia. La domanda non è se un player del food possa entrare nel beverage, ma quando.
E qui, la riflessione si allarga a tutto il settore agroalimentare italiano.
Questa non è un'opportunità solo per Mutti. È un'opportunità per ogni azienda che lavora con materie prime di eccellenza: torrefattori, aziende agricole, produttori di miele, di olii aromatici, di frutta.
Il Ready-to-Drink è la piattaforma perfetta per valorizzare la propria materia prima, trasformandola in un prodotto finito ad alto margine e con una storia da raccontare.
Se operate nel settore agroalimentare e state valutando come cogliere questa onda, THE COCKTAIL DRAFT ha approfondito proprio questo tema in un webinar dedicato.
Vi mostrerò un framework concreto per:
Analizzare la fattibilità per la vostra specifica azienda.
Identificare le categorie di prodotto con più potenziale.
Comprendere il processo di sviluppo (dalla ricetta al packaging).
Valutare un modello operativo a basso rischio, incluso il conto vendita.
Il futuro del beverage è nella qualità delle materie prime. E l'Italia, in questo, è maestra.
🔗 Guarda il Webinar gratuito di 7 Minuti cliccando sul link di seguito: https://www.thecocktaildraft.com/webianar-agroalimentare-ready-to-drink
La prossima grande idea in bottiglia (o in lattina) potrebbe essere la vostra.




Commenti